giovedì 3 settembre 2009

il richiamo della Libertà






"Il richiamo della foresta" appartiene molto probabilmente a quei libri con i quali ognuno di noi entra in contatto quando è ancora giovane, quando si ha ancora l'animo innocente e si è sempre pronti a sognare ad occhi aperti, proprio come i romanzi di Verne e Salgari.
Io però, ho scoperto solo da poco il piacere e la soddisfazione che si prova nel leggere un buon libro, ed ora la mia sete di conoscenza e di avventura pare non aver fine.
Eccomi dunque che mi ritrovo a 25 anni a viaggiare con la fantasia verso le fredde terre del Nord per vivere le avventure di Buck, un cane lupo che pian piano ha riscoperto i suoi istinti primordiali e la sua Libertà.
Buck mi ha ricordato quanto la vita sia una continua lotta, spietata e crudele,dalla quale non ci si può permettere di distrarsi un solo istante.
Mi ha ricordato la "
Legge del bastone e della zanna".
Questo romanzo è un vero e proprio
inno alla libertà e "sentire" l'ultimo ululato di Buck dopo averla finalmente raggiunta, mi ha colmato il cuore di gioia e al tempo stesso di malinconia, poiché sono ben cosciente del fatto che a noi uomini, la vera libertà non c'è concessa.
A noi infatti, non è dato tornare lupi e dunque puri. E' dato esclusivamente battersi per un sogno, un'utopia...La storia di Buck si conclude, forse non a caso, con il racconto della sua leggenda.
E' questo quindi un libro, che ogni persona, a qualunque età, dovrebbe leggere...almeno per continuare a sognare!

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